È solo un concept, ma personalmente è stata la cosa più
bella del Salone di Ginevra. Potrei anche togliere la parola “personalmente” perché
in molti la pensano come me, italiani e stranieri. L’Italia si è in parte
rilanciata quest’anno al Salone con un mostro che tutti sperano venga messo in
produzione. Non è una Ferrari (nonostante anche la California T abbia ben
figurato), ma è una Maserati: la Alfieri.
Partiamo dal nome: Alfieri Maserati è uno dei tre fratelli
che fondarono il marchio italiano. Diciamo che come macchina può essere un
parallelo della Enzo Ferrari, sia per il nome che richiama la storia della
casa, sia perché se entrasse in produzione questa sarebbe sicuramente il fiore
all’occhiello del tridente italiano.
SE entrasse in produzione. Una brutta parola questo “se”: si
perché appena esposta subito tutti si sono chiesti quanta probabilità c’è che
venga prodotta. Io direi che visto lo scalpore che ha fatto, sarebbe un enorme
errore per la Maserati non produrla. Quindi cerchiamo di essere positivi e
togliamo quel monosillabo tanto fastidioso. Si parla di circa 2-3 anni per vederla uscire realmente da
una fabbrica, e si sa che per quanto un concept sia la base della macchina vera
e propria, spesso i cambiamenti sono radicali sotto il cofano ma non solo.
Vi racconto com’è nato l’amore tra me e quest’auto. Stavo camminando
per il Salone con i tre amici con cui sono andato e accompagnati da un signore
tedesco amico del papà di uno dei miei amici: una conoscenza essenziale visto
che ci ha permesso di entrare negli stand di Porsche, Bentley e Maserati. Già sedersi
su auto di queste tre case per me è stata un’emozione grandissima. Prima di
andare al Salone non avevo voluto sbirciare nessuna auto, ma sapevo che la
Maserati aveva in serbo una sorpresa per i visitatori. Infatti girando nello
stand ad un certo punto vedo lateralmente una Maserati che non avevo mai visto,
con dei cerchioni stupendi con rifiniture blu elettrico. Decido di avvicinarmi
per capire meglio, e intanto l’eccitazione e il battito del cuore salgono a
mille. La macchina gira lentamente, molto lentamente, quasi facendolo apposta
per non farsi scoprire tutta d’un pezzo. Io fermo in mezzo alla ressa e aspetto con ansia che la macchina giri completamente per raggiungere il piacere
assoluto guardando il posteriore e l’anteriore, aspetto, aspetto… e poi mi stacco dal mondo. Siamo solo io e lei, non sento i commenti dei miei amici, le
spinte della gente che si fa spazio per guardare, le urla e il casino provocato
da molte migliaia di persone: per me il paradiso è quello, vedere dal vivo, da
2 metri di distanza, quella che potrebbe diventare l’ottava meraviglia del
mondo.
L’anteriore è cambiato molto, con una griglia e le prese d’aria in basso molto più squadrate e aggressive rispetto alle precedenti. È facile notare come l’elemento più modificato siano stati i fari, molto più sottili e allungati, quasi che vogliano trasmettere un messaggio di cattiveria e aggressività. Le linee laterali, a parte gli specchietti che sono stati assottigliati, sono più o meno simili. Anche nel posteriore saltano subito all’occhio le prese d’aria e i fanali, il tutto reso ancora più cattivo con quegli inserti blu. Subito ti precipiti e cerchi di capire cosa si nasconde sotto il cofano: un V8 aspirato da 4.7 litri che eroga 460cv e una coppia di 520Nm.
L’anteriore è cambiato molto, con una griglia e le prese d’aria in basso molto più squadrate e aggressive rispetto alle precedenti. È facile notare come l’elemento più modificato siano stati i fari, molto più sottili e allungati, quasi che vogliano trasmettere un messaggio di cattiveria e aggressività. Le linee laterali, a parte gli specchietti che sono stati assottigliati, sono più o meno simili. Anche nel posteriore saltano subito all’occhio le prese d’aria e i fanali, il tutto reso ancora più cattivo con quegli inserti blu. Subito ti precipiti e cerchi di capire cosa si nasconde sotto il cofano: un V8 aspirato da 4.7 litri che eroga 460cv e una coppia di 520Nm.
Ora c’è solo da aspettare il 2017 e comprarla.. o forse
meglio limitarsi a guardarla, perché un’auto del genere ovviamente avrà prezzi
esorbitanti. Comunque sia grazie Maserati, la vostra concept è valsa da sola i
soldi spesi per il viaggio e per il biglietto.