lunedì 22 settembre 2014

L'ottava meraviglia del mondo: Maserati Alfieri

È solo un concept, ma personalmente è stata la cosa più bella del Salone di Ginevra. Potrei anche togliere la parola “personalmente” perché in molti la pensano come me, italiani e stranieri. L’Italia si è in parte rilanciata quest’anno al Salone con un mostro che tutti sperano venga messo in produzione. Non è una Ferrari (nonostante anche la California T abbia ben figurato), ma è una Maserati: la Alfieri.


Partiamo dal nome: Alfieri Maserati è uno dei tre fratelli che fondarono il marchio italiano. Diciamo che come macchina può essere un parallelo della Enzo Ferrari, sia per il nome che richiama la storia della casa, sia perché se entrasse in produzione questa sarebbe sicuramente il fiore all’occhiello del tridente italiano.
SE entrasse in produzione. Una brutta parola questo “se”: si perché appena esposta subito tutti si sono chiesti quanta probabilità c’è che venga prodotta. Io direi che visto lo scalpore che ha fatto, sarebbe un enorme errore per la Maserati non produrla. Quindi cerchiamo di essere positivi e togliamo quel monosillabo tanto fastidioso. Si parla di circa 2-3 anni per vederla uscire realmente da una fabbrica, e si sa che per quanto un concept sia la base della macchina vera e propria, spesso i cambiamenti sono radicali sotto il cofano ma non solo.


Vi racconto com’è nato l’amore tra me e quest’auto. Stavo camminando per il Salone con i tre amici con cui sono andato e accompagnati da un signore tedesco amico del papà di uno dei miei amici: una conoscenza essenziale visto che ci ha permesso di entrare negli stand di Porsche, Bentley e Maserati. Già sedersi su auto di queste tre case per me è stata un’emozione grandissima. Prima di andare al Salone non avevo voluto sbirciare nessuna auto, ma sapevo che la Maserati aveva in serbo una sorpresa per i visitatori. Infatti girando nello stand ad un certo punto vedo lateralmente una Maserati che non avevo mai visto, con dei cerchioni stupendi con rifiniture blu elettrico. Decido di avvicinarmi per capire meglio, e intanto l’eccitazione e il battito del cuore salgono a mille. La macchina gira lentamente, molto lentamente, quasi facendolo apposta per non farsi scoprire tutta d’un pezzo. Io fermo in mezzo alla ressa e aspetto con ansia che la macchina giri completamente per raggiungere il piacere assoluto guardando il posteriore e l’anteriore, aspetto, aspetto… e poi mi stacco dal mondo. Siamo solo io e lei, non sento i commenti dei miei amici, le spinte della gente che si fa spazio per guardare, le urla e il casino provocato da molte migliaia di persone: per me il paradiso è quello, vedere dal vivo, da 2 metri di distanza, quella che potrebbe diventare l’ottava meraviglia del mondo.




L’anteriore è cambiato molto, con una griglia e le prese d’aria in basso molto più squadrate e aggressive rispetto alle precedenti. È facile notare come l’elemento più modificato siano stati i fari, molto più sottili e allungati, quasi che vogliano trasmettere un messaggio di cattiveria e aggressività. Le linee laterali, a parte gli specchietti che sono stati assottigliati, sono più o meno simili. Anche nel posteriore saltano subito all’occhio le prese d’aria e i fanali, il tutto reso ancora più cattivo con quegli inserti blu. Subito ti precipiti e cerchi di capire cosa si nasconde sotto il cofano: un V8 aspirato da 4.7 litri che eroga 460cv e una coppia di 520Nm.



Ora c’è solo da aspettare il 2017 e comprarla.. o forse meglio limitarsi a guardarla, perché un’auto del genere ovviamente avrà prezzi esorbitanti. Comunque sia grazie Maserati, la vostra concept è valsa da sola i soldi spesi per il viaggio e per il biglietto.